Carife poteva essere salvata: int. Riccardo Maiarelli, presidente Fondazione Carife
La sentenza del Tribunale Ue sul caso Tercas ha scatenato una vera e propria bufera nel mondo della Finanza italiana: Roberto Nicastro, l’ex presidente delle quattro banche messe in risoluzione, Carife, Carichieti, Etruria e Banca Marche dice “Le 4 banche potevano essere salvate”, come ci conferma Riccardo Maiarelli, presidente fondazione Carife, allora azionista di maggioranza della banca ferrarese, assorbita da BPER. Ma si tratta, sembra di capire, di una bufera destinata a finire in un bicchier d’acqua.
Che cosa succede quando una sentenza giudiziaria , in questo caso emanata dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea sulla vicenda di Tercas, Cassa di risparmio di Teramo, sconfessa una valutazione economico- finanziaria presa dalla Commissione europea quasi 5 anni fa?
A quanto pare nulla e la cosa ci sembra molto grave, perché la decisione della Commissione Ue su Tercas nel 2014 ha avuto un impatto enorme sulle scelte successive, determinando in sostanza la decisione del Governo Renzi di adottare in anticipo il 22 novembre 2015 con il decreto “salva banche” la misura del bail in per le 4 banche in crisi del Centro Italia.
Fra queste la Cassa di risparmio di Ferrara, per la quale era già pronto l’intervento di salvataggio da parte del Fidt, il fondo interbancario di tutela dei depositi, sollecitato dalla Fondazione Carife e approvato sia dall’Assemblea dei soci della Banca che da Bankitalia.
La sentenza della Corte Ue su Tercas stabilendo infatti che per l’ istituto di Teramo l’ intervento del Fondo Interbancario non si configurava come aiuto di stato, mentre ha di fatto sconfessato l’ operato di Margrethe Vestager, commissaria europea alla concorrenza, in sostanza indica che quanto allora era stato deciso per Carife, ovverosia un analogo intervento del Fondo interbancario, in attesa di trovare un partner industriale che contribuisse a rimettere in sesto i conti di Carife, era accettabile e legittimo e non contravveniva alle norme europee sulla concorrenza.
Ma che cosa può succedere ora, a cose ormai fatte, da tempo, se non chiedere al Governo di velocizzare l’indennizzo dei risparmiatori che hanno pagato per primi con i loro risparmi la crisi Carife e le decisioni successive? Mentre l’Abi chiede a Bruxelles di risarcire tutti i risparmiatori, sentiamo il commento di Riccatrdo Maiarelli.
Queste sono vicende assurde :sono state progettate con il bene placido del governo precedente; il grosso problema è che pagano sempre gli italiani e nessuno dei responsabili finisce in galera
Caeife si sarebbe salvata se la fondazione proprietaria avesse accettato di fare una fusione per incorporazione, che invece ha respinto! Il resto son balle!
Carife si sarebbe salvata se la fondazione proprietaria avesse accettato di fare una fusione per incorporazione, che invece ha respinto! Il resto son balle!