Fase 2 in E-R: tutte le attività che partono domani. Bonaccini firma la nuova ordinanza
Tutte le attività che ripartono in Emilia-Romagna, sulla base di protocolli per la sicurezza condivisi: nuova ordinanza firmata dal presidente Bonaccini. Da domani via libera a commercio, ristorazione, alberghi, strutture ricettive e ricreative, servizi alla persona. Dal 25 maggio stabilimenti balneari, palestre, piscine, corsi, centri sociali e parchi tematici. Dall’8 giugno i centri estivi per i minori. Confermato l’obbligo della mascherina, rispettare il distanziamento sociale
Protocolli già tutti approvati per le ripartenze dal 18 maggio. Andranno invece adottati per quelle previste dal 25 maggio e dall’8 giugno. Da domani cessano tutte le limitazioni alla circolazione dentro il territorio regionale, consentiti gli spostamenti delle persone fisiche anche oltre i confini regionali tra territori comunali o provinciali limitrofi, per la visita ai congiunti, previa comunicazione dei sindaci al Prefetto. Sempre da doman i riaprono i musei e i luoghi della cultura. E si potrà nuovamente accedere alle spiagge libere e agli arenili
Le riaperture previste da domani, lunedì 18 maggio, sulla base dei protocolli già condivisi con associazioni di categoria, operatori, imprese, sindacati, enti locali e validati dalla sanità regionale: negozi, mercati, bar, ristoranti, parrucchieri, centri estetici, tatuatori, alberghi, strutture ricettive all’aria aperta, solo per citarne alcune. E nel rispetto delle linee guida nazionali, apriranno anche musei, biblioteche, archivi, complessi archeologici e monumentali.
Altre da lunedì 25 maggio: gli stabilimenti balneari, anche in questo caso secondo le regole fissate nel protocollo regionale già approvato. Poi palestre, piscine, centri sportivi (anche per allenamenti di squadra); attività corsistiche (dalle lingue straniere alla musica); centri sociali e circoli ricreativi; parchi tematici, di divertimento e luna park: per tutte queste attività, però, servirà prima l’adozione di uno specifico protocollo regionale per ognuna, nel rispetto dei principi contenuti nelle linee guida nazionali definite d’intesa fra Governo e Regioni. Oltre a rispettate le norme di distanziamento sociale, senza alcun assembramento.
Infine, dall’8 giugno, sempre previa adozione di uno specifico protocollo regionale, potranno ripartire i centri estivi e per i minori di età superiore a tre anni.
E’ quanto prevede la nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, valida dal 18 maggio in tutta l’Emilia-Romagna.
Le misure adottate partono dall’attuale situazione epidemiologica del contagio da Coronavirus nel territorio emiliano-romagnolo, tale da consentire la riapertura e l’autorizzazione di diverse attività ma sempre nel rispetto del principio del distanziamento sociale. Così come bisognerà seguire le regole di prevenzione, igiene e protezione, a partire dall’uso della mascherina, il cui obbligo viene confermato dall’ordinanza nei locali aperti al pubblico e nei luoghi all’aperto dove non sia possibile mantenere la distanza di un metro.
Inoltre, è ammesso lo spostamento anche al di fuori della Regione Emilia-Romagna, non oltre la provincia o il comune confinante, da parte di residenti in province o comuni collocati a confine tra Emilia-Romagna e altre regioni, previa però comunicazione congiunta ai Prefetti competenti da parte dei presidenti delle Regioni, dei presidenti delle Province o dei sindaci dei Comuni tra loro confinanti. Saranno queste stesse comunicazioni a circostanziare tali possibilità.
Così come, sempre da domani, sarà consentito l’accesso alle spiagge libere e agli arenili.
I servizi di trasporto pubblico dovranno rimodulare l’offerta in considerazione della riapertura delle attività produttive, rispettando le prescrizioni previste la prevenzione e il contrasto alla diffusione del contagio.
Quanto previsto dall’ordinanza regionale si aggiunge alle misure valide nell’intero territorio nazionale contenute nel Decreto Legge e nel Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri approvati fra ieri e oggi dal Governo. A partire dalla possibilità di muoversi liberamente all’interno dei confini regionali senza più alcuna autocertificazione, necessaria invece per gli spostamenti fra una regione e l’altra, consentiti, così come prima, solo e unicamente per motivi di salute, lavoro, necessità e urgenza. Resta inoltre il divieto di uscire dalla quarantena, così come di spostarsi se positivi al Coronavirus.
E fra le misure nazionali rientra anche la possibile riapertura delle Autoscuole a partire dal 20 maggio