Il vino rosso allunga la vita (ma allarga il ‘punto vita’)
Il vino rosso contiene sostanze che fanno bene alla salute; consumato con moderazione, ha effetti benefici sulla circolazione del sangue a livello di vasi cardiaci e cerebrali.
L’ennesima conferma viene da una ricerca dell’IRESMO (Istituto ricerche europeo scienze molecolari). A fare da apripista in questo campo di ricerca erano state due importanti molecole: prima la quercetina, poi il resvetrarolo.
Le ricerche dell’IRESMO aggiungono un ulteriore elemento, come ha spiegato all’ANSA il prof. Nicola Uccella, ordinario di chimica all’Università della Calabria e presidente dell’Iresmo: “Adesso in laboratorio – sottolinea lo studioso – sono state sperimentate alcune colture cellulari per identificare l’ingrediente del vino rosso con un vero effetto sulla salute e sul benessere del moderno consumatore”. Sono stati scoperte così sostanze attive presenti nella buccia e nei semi dell’uva nera (flavonoidi glucosidi e procianidoici); sostanze che rendono il sangue più fluido e vasodilatatori.
Resta fondamentale la raccomandazione: il vino va consumato con moderazione: lo dimostra, tra le altre cose,n una ricverca del dr. Martin Bobak dell’University College di Londra: Bobak ha analizzato la correlazione fra il consumo di vari tipi di alcol e l’obesità, in particolare quella addominale, in oltre 25 mila uomini e donne. I risultati mostrano chiaramente che il grasso sulla pancia è associato a un eccessivo consumo di alcolici, vino compreso.