JU JITSU: il percorso di Alessia Rovigatti
Ora istruttrice cintura nera 3° Dan
Alessia Rovigatti ha iniziato a praticare Ju Jitsu da piccolina. Ora è Istruttrice cintura nera 3°DAN ed atleta di interesse nazionale che ha partecipato a diverse competizioni nazionali ed internazionali. Insegna nella palestra di Mirabello, insieme alla sorella Alice (anche se i corsi sono fermi a causa della pandemia). “Nel mio percorso ho sempre incontrato Insegnanti qualificati in grado di farmi appassionare, nonostante la mia tenera età”, incalza Alessia. “Il mio intento, da Istruttrice, è quello di trasmettere ai più piccoli ciò che conosco di questa disciplina, passando per la consapevolezza del proprio corpo e della propria mente.” Una dedizione per i bambini non solo sulla materassina. “Sono al 2°anno di Scienze della Formazione Primaria a Bologna. Insegno alla scuola dell’Infanzia “Alighieri” facente parte dell’IC “Il Guercino” di Cento. Per adesso ho un contratto a tempo determinato fino a fine anno scolastico ed ho iniziato ad ottobre. Il mio ruolo – attualmente – è di affiancamento alle Insegnanti. Vista la situazione Covid-19 svolgo un orario ridotto per pochi giorni alla settimana, ma questo mi permette ugualmente di creare rapporti con i bambini. Nella mia sezione sono in 21, alcuni con Bisogni Educativi Speciali con relativi Docenti ed Insegnanti per rimanere nelle bolle (per la pandemia). Naturalmente le disposizione e le normative vengono rispettate scrupolosamente da parte di tutti. Essendo io una risorsa in più, quando sono presente, cerchiamo di dividere gli alunni in piccoli gruppi e fare attività specifiche per le età.” Un’esperienza, diunque, per svolgere una formazione a tutto tondo…. integrando lo studio al lavoro sul campo. “È molto importante per me” – riprende Alessia Rovigatti – “avere questa possibilità. Rappresenta un’occasione di crescita, sia personale che lavorativa. I bambini sono fonte di ispirazione per quanto riguarda la loro leggerezza e la loro capacità di adattamento. Loro mi trasmettono quella felicità genuina di voler imparare, quella semplicità tipica della loro età. Ed io – dalla mia parte – spero di trasmettere loro l’importanza dell’educazione, del rispetto a noi stessi e per gli altri senza dimenticare l’importanza di crescere con una mentalità aperta, di sviluppare l’empatia e di ascoltare sempre le emozioni. È importante dare ad ogni bambino il proprio tempo, di ascoltare i loro bisogni e di porre attenzione alle loro capacità emergenti per aiutarli a svilupparle.” Per il futuro? “Spero di terminare in tempo l’Università”, conclude Alessia, “e continuare ad avere la possibilità di lavorare nel settore per ampliare la mia formazione.”