Premio “Tutte le Direzioni 2015” a Ellade Bandini
“Non mi sembra di meritare questo premio, io ho solo seguito la mia più grande passione”. È con queste parole che un commosso Ellade Bandini ha ricevuto il premio “Tutte le Direzioni 2015” dal Gruppo dei 10.
La cerimonia-concerto, svoltasi sabato sera al ristorante Spirito, ha registrato il tutto esaurito: tanti gli amici e i fan del batterista ferrarese che hanno voluto partecipare alla sorprendente serata per far sentire la propria vicinanza e ammirazione a Ellade. Un segno di stima e di affetto nei confronti di un musicista che, per i suoi meriti musicali e per le sue caratteristiche umane, è diventato un punto di riferimento per qualunque batterista, portando in alto il nome di Ferrara nel mondo.
È la prima volta che il premio ideato dal Gruppo dei 10 viene assegnato a un nostro concittadino. Il riconoscimento, assegnato gli anni scorsi ad altre figure di spicco come Pupi Avati e Quirino Principe, viene attribuito annualmente a prestigiose personalità, appartenenti sia al mondo della cultura che a quello della vita civile, le quali abbiano contribuito, in piena e totale autonomia e indipendenza intellettuale, alla crescita qualitativa del nostro Paese. Un riconoscimento di tale portata non poteva che essere conferito a Bandini, che canalizza 69 anni di passione in tamburi, piatti e percussioni. La sua lunga carriera parte all’età di 17 anni ed è stata omaggiata con una serie di filmati a doc per ripercorrere, tra le altre, la sua storia musicale a fianco di Fabrizio De André.
Dopo il conferimento del premio “Tutte le Direzioni 2015” consegnato da Ares Tavolazzi, tra gli amici storici di Ellade insieme a Giorgio Cordini, la serata è proseguita in musica con il concerto del Sacher Quartet, in cui sono intervenuti come special guest lo stesso Bandini alla batteria, Roberto Poltronieri al contrabbasso e Andrea Girbaudo al pianoforte. “Da sempre sono appassionato del Quartetto Cetra e suonare con i propri ‘eredi’ è stato un grande piacere – racconta Ellade -. L’ironia della loro musica è una cosa che mi commuove ancora ed è stata una soddisfazione enorme vedere che, mentre la scaletta sfilava, il pubblico entrava sempre di più nel mondo degli anni 40-50-60, quando la musica era ancora una cosa seria”. A commuovere il batterista è stata anche la lettura dei messaggi scritti dai suoi amici: “È stata una grande sorpresa leggere questi sms, un momento sincero e non previsto che dimostra che l’hanno fatto col cuore”. Un cuore che continuerà a battere sulla sua amata batteria.