Inflazione a Ferrara in dicembre: +0,7%. Aumento prezzi di trasporti, frutta e verdura
Addio deflazione, nel nostro paese ritorna l’infrazione: a dirlo è l’Istat, dopo i dati provvisori di dicembre.
“In media, nel 2017 i prezzi al consumo registrano una crescita dell’1,2% dopo la lieve flessione del 2016 (-0,1%)”. Le voci che hanno inciso maggiormente sugli aumenti dei prezzi, nell’intero 2017, sono stati i trasporti, la frutta e la verdura. Le stesse voci che portano ad un’inflazione dello 0,7% anche a Ferrara.
Un aumento dello 0,7% rispetto al mese precedente dovuto soprattutto ad un incremento di prezzo di vegetali freschi (+4,6%), delle patate (+4,9%), dei pesci freschi o refrigera (+2,6%), del burro (+2,0%), delle uova (+1,5%) e della frutta fresca o refrigerata (+2,2%).
Sono questi, secondo l’ufficio di statistica del Comune, i dati che certificano per Ferrara l’inflazione nel mese di dicembre che mantiene la stessa percentuale, dell’0,7%, anche rispetto a dicembre 2016.
Tra le voci che hanno inciso maggiormente sugli aumenti dei prezzi rispetto allo stesso mese dell’anno precedente spicca l’incremento di prezzo del burro aumentato del 21,4% e della frutta fresca che ha registrato +10,9%.
Rispetto allo scorso mese di novembre, oltre al prezzo dei carburanti, aumenta del 2% anche il costo dei trasporti, con un incremento di prezzo dei voli nazionali (+30,3%) ed internazionali (26,4%). Aumentano anche, principalmente, il trasporto ferroviario passeggeri che segna un +6,2%, il gasolio per i mezzi di trasporto (+5,2%), la benzina (+4,3%) ed il costo degli pneumatici del +4,2%.
Riduzioni di prezzo soprattutto di calzature per neonati e bambini (-7,1%, per la biancheria da tavola e da bagno (-10,1%) e per la biancheria da letto (-6,3%); calano anche del 5,9% i prezzi dei servizi di connessione a internet e degli apparecchi per la telefonia mobile.
Boom per i pacchetti vacanza sul territorio nazionale aumentati del 30%. Aumentano anche dei 6,3% i servizi ospedalieri, del 2,4% le assicurazioni sui mezzi di trasporto, del 2,2% i servizi legali e contabili e del 4,5% per l’orologeria.