Processo alla fonderia di Vaccolino, le motivazioni della sentenza

La fonderia TFC Galileo di Vaccolino ha inquinato ma i dirigenti dell’azienda non possono essere considerati colpevoli perché non ci sono prove sufficienti che dimostrino la loro responsabilità penale per le immissioni mentre è stato ampiamente dimostrato che hanno attuato le migliori tecnologie per evitare le immissioni.
E’ in sintesi la motivazione della sentenza relativa la processo che aveva portato sul banco degli imputati i dirigenti dell’azienda che nel comune di Lagosanto diversi anni fa aveva spinto alcuni residenti adiacenti lo stabilimento a scegliere le vie legali per fermare le immissioni olfattive che rendevano impossibile la vita nel territorio.
Inoltre l’azienda – sempre secondo il Tribunale – aveva ottenuto l’autorizzazione della Provincia.
“Si tratta di motivazioni che secondo noi sono piuttosto contraddittorie – afferma uno dei legali dei residenti, costituirsi parte civile nel processo, l’avvocato del foro di Ferrara, Carmelo Marcello – ed ora stiamo valutando se fare ricorso”.
“Al di là dell’esito del processo penale – aggiunge il legale Marcello – occorre dare atto che senza l’assidua opera di denuncia e sensibilizzazione operata dai nostri assistiti, opera che ha spinto l’azienda ad adottare misure di salvaguardia della salute e dell’ambiente, con la loro azione i residenti hanno inoltre contribuito ad evitare un deterioramento con conseguenze negative anche per i lavoratori della stessa azienda”.