Terremoto al largo delle coste: tanta paura, ma nessun danno
Nessun collegamento fra il sisma avvenuto questa mattina poco dopo le sei, al largo di Ravenna e quello che ha colpito il modenese e l’Emilia nei giorni scorsi. Riccardo Caputo, geologo dell’Università di Ferrara, spiega le differenze fra i due fenomeni e aggiunge: “Ogni giorno avvengono nel mondo migliaia di terremoti: in Italia oggi se ne parla perché siamo in emergenza e ci riguardano da vicino”.
Il terremoto di magnitudo 4.5, che questa mattina alle sei si è fatto sentire sulla costa emiliana al largo di Ravenna, è stato generato da una faglia diversa rispetto a quelle responsabili dei sismi del 20 e del 29 maggio in Emilia, èavvenuto a circa 25 chilometri di profondita’, e rappresenta uno dei tanti teremoti che ogni giorno avvengono nel mondo, sotto i nostri piedi, più o meno vicini a noi, generati dalla crosta terrestre che e’ sempre in movimento, movimenti lenti che avvengono in milioni di anni.
La magnitudo 4.5 non ha causato danni proprio perche’ il sisma e’ avvenuto in profondita’ e al largo e quindi l’energia si disperde man mano che ci si allontana dall’ipocentro. Un terremoto qualsiasi, dunque, senza nessun allarme particolare, ma il fatto che sia avvenuto alle sei di mattina del 6 giugno, sesto mese dell’anno è bastato per dare fiato alle trombe apocalittiche degli immancabili profeti di sventure.
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